Breve Storia della Rosa

Articolo

Sheena Harvey
da , tradotto da Aldo Copetti
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Disponibile in altre lingue: Inglese, Francese, Portoghese, Spagnolo

La rosa che oggi cresce in molteplici forme nei giardini di tutto il mondo è un'evoluzione di piante simil-rosa che hanno vissuto nell'emisfero settentrionale tra 33 milioni e 23 milioni di anni fa. Le loro tracce sono state ritrovate in fossili dell'Oligocene in Europa, Asia e nella parte occidentale del Nord America.

The Roses of Heliogabalus
Le Rose di Eliogabalo
Lawrence Alma-Tadema (Public Domain)

Il clima a quei tempi era in gran parte temperato con grande abbondanza di insetti, condizioni ancora oggi favorevoli alle rose. Fiori a cinque petali, con caratteristiche foglie ovali seghettate e cinorrodi colorati - caratteristiche che ancora oggi possono essere riscontrate in alcune specie di rosa selvatica - le differenziarono dai resti di altre piante durante l'esame dei fossili.

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Origini mitologiche & simbolismo

L'accostamento alla segretezza portò la rosa ad essere simbolo del bisogno di discrezione

Secondo la mitologia greca, la dea dei fiori, Clori, creò un nuovo fiore donando il soffio della vita ad una ninfa dei boschi morta. Dioniso, il dio del vino e della vita vegetale le diede un bellissimo profumo, ed Afrodite, la dea della bellezza e del piacere, diede alla rosa il suo nome scambiando l'ordine delle lettere in Eros, suo figlio nonché dio dell'amore e del desiderio. Eros diede poi una rosa ad Arpocrate, il dio del silenzio, come mezzo per corromperlo affinché non rivelasse le indiscrezioni sugli dei. Per questo la rosa divenne simbolo di segreto, silenzio ed amore. Questa storia fu tramandata alla mitologia romana, che ne sostituì i protagonisti con le proprie divinità: Flora, Venere, Cupido e Bacco, sebbene Arpocrate abbia mantenuto il suo nome greco.

Questo accostamento alla segretezza portò la rosa ad essere simbolo del bisogno di discrezione. Delle rose erano intagliate nei soffitti e nelle pareti di stanze pubbliche nelle grandi case, nei tribunali, e nei confessionali cattolici per ricordare che tutte le conversazioni sarebbero dovute restare confidenziali. A partire dal Medioevo, una rosa era spesso sospesa al soffitto delle camere di consiglio del governo per garantire la segretezza dei procedimenti. Pertanto, sub rosa (''al di sotto della rosa'') divenne un termine quasi legale ancora oggi in uso per denotare qualcosa che è meglio resti in segreto.

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La Scoperta della prima Rosa

La prima varietà di rosa ad essere descritta per la scienza giunge dal Florissant Fossil Beds a Teller County, in Colorado, Stati Uniti. Nel 1883 il paleobotanico Charles Leo Lesquereux scrisse un saggio scientifico dal titolo Contributi per la Flora Fossile dei Territori Occidentali nel quale descrisse e diede il nome alla Rosa hilliae, il semplice esemplare simile ad una rosa che aveva ricevuto tra i campioni raccolti dall'Hayden US Geological Survey e dalla spedizione scientifica di Princeton del 1877.

Leo Lesquereux
Leo Lesquereux
Unknown Artist (Public Domain)

Scelse questo nome per onorare la paleontologa amatoriale Charlotte Hill, che per prima portò il Florissant Fossil Beds all'attenzione scientifica. Visse con la sua famiglia in una fattoria, il Ranch del Ceppo Pietrificato, circa 3 chilometri (2 miglia) a sud della città di Florissant. Charlotte iniziò a collezionare fossili di piante ed insetti che trovava scavando la terra attorno la proprietà da cui rimase affascinata, al punto da mettere su un piccolo museo ed ospitare molti geologi e paleontologi rinomati a cui donò parte della propria collezione.

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L'evoluzione della Rosa

Ad oggi, il genus Rosa racchiude circa 150 specie di arbusti perenni eretti, rampicanti, con migliaia di varietà. Queste si ramificano a partire da un ristretto numero di rose originali provenienti dall'Asia che furono incrociate nei secoli con specie selvatiche native europee ed americane.

Le rose sono classificate in tre tipi:

  1. di specie - la comune 'rosa selvatica'
  2. rose del Vecchio Mondo - introdotte prima del 1867
  3. rose moderne

La prima rosa di specie aveva cinque soli petali come osservato sui fiori di Rosa hilliae. Queste sono le specie che hanno formato il patrimonio genetico per le rose moderne. Esse includono la Rosa canina, comunemente usata in siepi. Vi è poi la rosa spinosissima, Rosa pimpinellifolia, una varietà resistente, cespugliosa che ben sopravvive in luoghi maggiormente esposti o vicini al mare, la Rosa gallica, che proviene dalla calda Europa meridionale, la Rosa carolina originaria degli Stati Uniti orientali e la Rosa blanda che si estende nelle praterie americane.

Rosa Blanda
Rosa Blanda
New York Public Library (Public Domain)

Il processo di trasformazione di una rosa selvatica in una pianta da giardino dalle infinite varietà ha avuto inizio molto tempo fa. La prima rosa domestica potrebbe essere stata deliberatamente coltivata intorno al 3000 a.C. in Cina. Erano utilizzate per la produzione di acqua di rose ed oli profumati, per scopi medicinali e come coriandoli per le cerimonie. Il filosofo Confucio scrisse che delle rose crescevano nei giardini del Palazzo Imperiale nel 500 a.C. e la biblioteca dell'imperatore cinese conteneva un gran numero di libri in materia. La Cina è l'unica fonte di rose gialle e di tutte le loro odierne discendenti in quanto non vi è alcuna rosa selvatica di questa colorazione in Europa.

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Gli antichi egizi facevano il bagno in acqua di rose e ne spargevano i petali per profumare le stanze. I romani coltivavano rose estensivamente in grandi giardini pubblici, e la Rosa alba poteva essere trovata nei giardini di nobili e monaci nell'Europa medievale, da molti considerata un'importazione dei romani. Ogni monastero medievale aveva il suo monaco botanico, il quale coltivava rose assieme ad altre piante ed erbe da utilizzare nelle cerimonie religiose.

La Rosa damascena, o rosa di Damasco, era anch'essa coltivata dai giardinieri medievali, con i suoi duplici fiori dall'intenso profumo. Come il suo stesso nome suggerisce, essa fu probabilmente importata in Europa dalla Siria dai mercanti nel XII secolo o dai crociati nel XIII secolo, assieme alla Rosa oficinalis, nota come la 'rosa del farmacista'.

E' stato il continuo intervento di botanici e selezionatori di piante a trasformare la rosa selvatica in una consistente pianta da giardino. Le rose cresciute da seme non preservano le caratteristiche dei loro genitori. Per mantenere intatta la varietà è necessario estrarne delle talee. Dunque si può dire che una rosa antica di oggi è un legame vivente con una rosa che un tempo cresceva in un giardino medievale. Le rose antiche spesso non sbocciano quanto le loro discendenti da coltivazione, ed i loro colori sono più tenui e meno sgargianti. Tuttavia, sono molto resistenti e non richiedono lo stesso grado di attenzione e cura dei loro ibridi moderni. Emanano, inoltre, le stesse fragranze intense delle loro antenate selvatiche.

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La Rosa politica

Le rose hanno gradualmente assunto un significato più simbolico quando hanno iniziato ad apparire sugli stemmi della nobiltà.

Dall'essere puramente decorative, le rose hanno gradualmente assunto un significato più simbolico quando hanno iniziato ad apparire sugli stemmi della nobiltà. Nel XIII secolo, la Rosa alba bianca divenne simbolo di Eleonora di Provenza, moglie di Enrico III d'Inghilterra. Suo figlio Edmondo, Conte di Lancaster, adottò la Rosa gallica rossa da sua moglie Blanca d'Artois al loro matrimonio. Questo fece della rosa rossa il marchio della Casa di Lancaster.

Più di 200 anni dopo, Riccardo, Duca di York, scelse la rosa bianca come suo marchio. Quando il diritto di successione alla corona inglese fu messo in discussione dalla Casa di Lancaster e dalla Casa di York tra il 1455 ed il 1487, il conflitto divenne noto come la Guerra delle Due Rose. Questa guerra civile si risolse con l'incoronazione del lancastriano Enrico Tudor come Re Enrico VII d'Inghilterra. Egli sposò Elisabetta di York ed unì simbolicamente le due rose bianca e rossa per formare la rosa dei Tudor. La sagoma di questa doppia rosa può essere osservata incisa in grande numero negli edifici e nell'arredamento tudoriani nonché dipinta nei ritratti del tempo, a simboleggiare per sempre un Paese unito.

The Tudor Rose
La Rosa Tudor
Smabs Sputzer (CC BY)

Nel 1986 la rosa è stata scelta come fiore nazionale degli Stati Uniti con una votazione popolare. In una speciale cerimonia, il Presidente Ronald Raegan trasformò in legge la risoluzione congiunta emessa dal Senato e dalla Camera dei Rappresentanti con le parole:

Più spesso di qualsiasi altro fiore, consideriamo la rosa come simbolo di vita ed amore e devozione, di bellezza ed eternità... Vediamo prove di ciò ovunque. Lo studio di fossili rivela che la rosa esiste in America da anni ed anni. Abbiamo sempre coltivato rose nei nostri giardini. Il nostro primo Presidente, George Washington, coltivava rose, ed una varietà a cui egli stesso diede il nome di sua madre cresce ancora oggi. La Casa Bianca stessa vanta un bellissimo Giardino di Rose. Coltiviamo rose in tutti i nostri cinquanta Stati. Troviamo rose nella nostra arte, musica e letteratura. Decoriamo le nostre celebrazioni e parate con le rose. Più di tutto, doniamo rose a coloro che amiamo, e le spandiamo sui nostri altari, sui nostri templi civili, e sui luoghi di eterno riposo dei nostri onorati morti. (Proclama 5574)

Una collezione nazionale

Durante il XV e XVI secolo, i coltivatori di rose iniziarono a coltivare ed alterare varietà come la R. damascena e la sua cugina mediorientale, la Rosa centifolia. Gli olandesi ne furono pionieri e le moderne ricerche hanno dimostrato che almeno quattro specie di rosa selvatica possono essere ritrovate nella composizione della R. centifolia. I risultati delle rose coltivate in Olanda tra il XVI e XVII secolo possono essere osservati nei dipinti dei Grandi Maestri olandesi. Questi raffigurano grandi doppi fiori con la caratteristica forma della R. centifolia. I petali di questi fiori dalla superficie piatta appaiono come tagliati da un coltello.

Rosa Centifolia
Rosa Centifolia
Llez (CC BY-SA)

L'età d'oro delle rose è senza dubbio la prima parte del XIX secolo, grazie a Giuseppina de Beauharnais, moglie di Napoleone Bonaparte. Quando acquistò il Castello di Malmaison nella periferia di Parigi, Giuseppina ne riempì i giardini con tutte le rose allora conosciute. Ne vennero inviate da fornitori di ogni parte d'Europa. Era il periodo delle Guerre napoleoniche e del Sistema continentale, ma si dice vennero stretti speciali accordi così che i carichi di rose dall'Inghilterra potessero attraversare i posti di blocco lungo il Canale della Manica senza impedimenti.

Quando la collezione crebbe, Giuseppina commissionò al pittore Pierre-Joseph Redouté di censire le sue rose. La sua pubblicazione, Les Roses (1817-24), costituisce oggi il punto di partenza per gran parte della moderna ricerca scientifica sulle rose da giardino. La collezione ha accresciuto la passione per i fiori in Francia, e vi fu un grande incremento nella coltivazione di rose. Difatti, quasi tutte le rose antiche che coltiviamo oggi derivano dalla Francia.

Jaques-Louis Descemet fu uno dei quattro frandi coltivatori di rose nell'area di Parigi ai tempi di Giuseppina. Aiutò a rendere popolare una varietà importata in Francia da coltivatori olandesi ma divenuta poi nota come Rosa gallica (rosa francese) quando i francesi la importarono a loro volta in Inghilterra. Le origini della R. gallica non sono certe, ma era una specie già nota ai persiani nel XII secolo e gli olandesi la coltivarono in una certa misura 400 anni più tardi, nonostante la loro preferenza per la R. centifolia.

Una moltitudine di Ibridi

Quando le rose cinesi a fioritura ripetuta arrivarono per la prima volta in Europa intorno al 1790, diedero ai coltivatori di rose una fantastica nuova caratteristica con cui lavorare: la capacità di fiorire non solo una volta ma durante più stagioni di fioritura. Il successivo grande passo nello sviluppo della rosa avvenne quando gli ibridatori incrociarono l'antica rosa cinese, la Rosa chinensis, con l'europea Rosa gigantea. Il risultato aveva un profumo che si diceva ricordare una tazza di tè cinese, da cui le si diede il nome 'rosa tea'.

Un altro incrocio pochi anni dopo fuse la rosa di Damasco con alcune altre specie in grado di sbocciare per molti anni e per questo furono chiamate ibridi perpetui. Il capitolo finale in questa particolare storia della rosa fu scritto a metà del XIX secolo quando la rosa tea fu incrociata con gli ibridi perpetui; nacque così la rosa tea perpetua. I suoi fiori larghi e la vigorosa fioritura a lungo termine ne hanno fatto il tipo più popolare al mondo.

Le rose borboniche sorsero da un'ibridazione naturale tra la R. chinensis e la rosa di Damasco sull'Ile Bourbon, meglio nota oggi come l'Isola di Reunion, vicina a Mauritius. Era un importante scalo per il rifornimento delle navi francesi prima che fosse aperto il Canale di Suez. Una piantina di questo ibrido fu portata a Parigi agli inizi del XIX secolo ed ulteriormente incrociata con la R. gallica. Le rose a lunga fioritura che ne sono derivate, con il loro intenso profumo, sono ancora oggi largamente coltivate.

Noisette Rose
Rosa Noisette
New York Public Library (Public Domain)

Il primo gruppo di ibridi americani - le 'rose Noisettes' - furono coltivate per la prima volta durante l'800 nella Carolina del Sud. Un vivaista, Louis Noisette, inviò una rosa cinese della varietà 'Old Blush' a suo fratello Philippe, il quale viveva negli States. Philippe diede la rosa al suo vicino John Champneys, che la incrociò con una rosa muschiata rampicante, la Rosa moschata, ed il risultato prese il nome di 'Rampicante Rosa di Champneys'. Semi di quella pianta furono inviati in Francia dove furono coltivati per dare vita ad una nuova rampicante chiamata Noisette Carnée, da cui originarono altri ibridi quando queste Noisette furono incrociate con rose tea.

Nel XX secolo

Le rose moderne nascono dagli ibridi della rosa tea a cui si aggiunsero presto le floribunda e grandiflora. Le prime furono coltivate alla fine del XIX secolo dalla compagnia olandese Poulsen, ancora oggi in attività. I suoi ibridatori incrociarono la rosa cinese nana con piccoli ibridi della tea per produrre steli compatti con molteplici grappoli di piccoli doppi fiori.

La rosa grandiflora nasce negli anni '50 come incrocio tra gli ibridi della tea e della floribunda. Questi cespugli alti e robusti con fiori dal grande bocciolo sono oggi le più comuni rose da giardino, sebbene non producano la stessa intensità di fragranza delle rose del Vecchio Mondo. Sono più standardizzate nella forma e dai colori più brillanti e vari, ed è questo a renderle popolari per ampi giardini.

Roses in a Champagne Glass
Rosa in un calice di Champagne
Burrell Collection (Public Domain)

Oggi, nuovi ibridi spuntano ogni anno da molti e diversi coltivatori in giro per il mondo in quanto prosegue la ricerca della rosa perfetta. Nel mentre, le rose di specie tengono in vita l'originale patrimonio genetico e le rose antiche mantengono un fedele seguito, premiate per la loro crescita naturale e per l'intenso profumo. La storia continua ad essere scritta nel mondo della coltivazione delle rose.

Domande e risposte

Dove ha origine la rosa?

Piante simili alla rosa vivevano nell'emisfero settentrionale tra 33 e 23 milioni di anni fa. Le 150 specie di rose ad oggi in vita derivano da un ristretto numero di rose originali provenienti dall'Asia che furono incrociate nei secoli con specie selvatiche native europee ed americane.

Qual è la simbologia associata alla rosa?

La rosa divenne simbolo di segretezza, silenzio ed amore.

Info traduttore

Aldo Copetti
Studente di ingegneria edile-architettura presso l'Università di Napoli Federico II, in Italia. Appassionato di storia, cultura ed arte in tutte le loro forme.

Info autore

Sheena Harvey
Sheena Harvey è una scrittrice freelance che ha ricoperto il ruolo di editrice per sei riviste nazionali inglesi tra cui Discover Britain, LandScape e BBC Wildlife, ha contribuito a riviste come English Heritage e Countryfile.

Cita questo lavoro

Stile APA

Harvey, S. (2023, agosto 16). Breve Storia della Rosa [A Brief History of the Rose]. (A. Copetti, Traduttore). World History Encyclopedia. Estratto da https://www.worldhistory.org/trans/it/2-2264/breve-storia-della-rosa/

Stile CHICAGO

Harvey, Sheena. "Breve Storia della Rosa." Tradotto da Aldo Copetti. World History Encyclopedia. Modificato il agosto 16, 2023. https://www.worldhistory.org/trans/it/2-2264/breve-storia-della-rosa/.

Stile MLA

Harvey, Sheena. "Breve Storia della Rosa." Tradotto da Aldo Copetti. World History Encyclopedia. World History Encyclopedia, 16 ago 2023. Web. 03 mag 2024.