La Porta di Ištar

Definizione

Brittany Garcia
da , tradotto da Elisa Mion
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Disponibile in altre lingue: Inglese, Arabo, Francese, Portoghese, Turco
Ishtar Gate (Artist's Impression) (by Mohawk Games, Copyright)
Porta di Ištar (rappresentazione artistica)
Mohawk Games (Copyright)

La Porta di Ištar fu costruita dal re babilonese Nabucodonosor II nel 575 a.C., circa. Era l'ottava porta della città di Babilonia (nell'odierno Iraq) e corrispondeva all''accesso principale per la medesima città. La Porta di Ištar era parte integrante del progetto promosso da re Nabucodonosor II per il miglioramento e l'abbellimento della capitale del suo Impero, e durante la prima metà del VI secolo a.C. il sovrano fece anche restaurare il tempio del dio Marduk e costruire i Giardini Pensili. Lo splendore e la magnificenza della Porta di Ištar erano così ben noti che la stessa venne inserita nell'iniziale lista delle Sette Meravigllie del Mondo Antico. Tuttavia, venne poi rimpiazzata dal Faro di Alessandria, ma alcuni autori (Antipatro di Sidone e Callimaco di Cirene) scrissero che le "Porte di Ištar" e le "Mura di Babilonia" dovrebbero essere ancora considerate come una di queste meraviglie.

La Porta di Ištar e le Divinità

La Porta di Ištar viene così denominata perchè principalmente dedicata alla dea babilonese Ištar, anche se re Nabucodonosor II rese omaggio ad altre divinità babilonesi attraverso varie rappresentazioni di animali. Infatti, gli animali raffigurati sulla Porta sono giovani tori (uri), leoni e draghi (sirruš). Questi animali corrispondono alle rappresentazioni simboliche di alcune divinità: i leoni vengono spesso associati ad Ištar, i tori ad Adad e i draghi a Marduk. Rispettivamente, Ištar era la dea della fertilità, dell'amore, della guerra e del sesso, Adad era il dio del tempo meteorologico e Marduk era la divinità principale e nazionale (polìade) della città di Babilonia.

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Materiali e Costruzione

La parte anteriore della Porta è decorata con mattoni invetriati e registri alternati di draghi e tori.

La parte anteriore della Porta è decorata con mattoni invetriati e registri alternati di draghi e tori. Le creature raffigurate risultano essere incastonate in tessere gialle e marroni, mentre i mattoni che le circondano sono di colore blu. Si ritiene che le tessere smaltate di colore blu siano state realizzate in lapislazzuli, ma questa ipotesi è ancora molto dibattuta. Le porte raggiungevano più di 38 piedi in altezza (11,5 metri, circa), avendo, inoltre, un ampio vestibolo sul lato meridionale.

Attraverso la struttura della Porta stessa si snoda la Via delle Processioni, un corridoio lastricato in mattoni, lungo più di mezzo miglio, con pareti alte più di 15,2 metri su ciascun lato. Le pareti sono decorate con oltre 120 rappresentazioni scultoree di leoni, fiori e tessere smaltate di colore giallo. La Via delle Processioni veniva utilizzata per la celebrazione del Nuovo Anno, lungo la quale sfilavano le statue delle divinità, e il percorso era pavimentato con pietre rosse e gialle (file di pietre rosse in corrispondenza dei livelli esterni e una fila di pietre gialle nel mezzo). Il fondo di ognuna di queste pietre reca un'iscrizione: una breve e semplice preghiera di re Nabucodonosor II al dio principale Marduk. Era questa la Via delle Processioni che conduceva al tempio del dio Marduk.

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Model of the Ishtar Gate
Ricostruzione tridimensionale della Porta di Ištar presso la città di Babilonia
Gryffindor (CC BY-SA)

Iscrizione Dedicatoria

Sulla Porta di Ištar è presente un'iscrizione dedicatoria scritta in cuneiforme accadico, che spiega, secondo il punto di vista di re Nabucodonosor II, la funzione della Porta stessa, descrivendola dettagliatamente.

Nabucodonosor, Re di Babilonia, il principe fedele nominato dalla volontà di Marduk, il più nobile tra i principi, amato da Nabu, di prudente deliberazione, che ha imparato ad abbracciare la saggezza, che ha sondato il loro essere divino e onora la loro grandezza, l'instancabile governatore che ha sempre a cuore la cura del culto nell'Esagila e nell'Ezida e che si preoccupa costantemente del benessere di Babilonia e di Borsippa, il saggio, l'umile, il custode dell'Esagila e dell'Ezida, il figlio primogenito di Nabopolassar, re di Babilonia.

Entrambe le porte d'ingresso di Imgur-Ellil e di Nemetti-Ellil, a seguito del riempimento della strada proveniente da Babilonia, erano diventate sempre più basse.

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Dunque, di conseguenza, io ho abbattuto queste porte e ho posto le loro fondamenta a livello della falda acquifera con asfalto e mattoni, e le ho fatte realizzare con mattoni in pietra blu su cui sono stati raffigurati meravigliosi tori e draghi.

Ho ricoperto i loro tetti posando longitudinalmente maestosi cedri sopra di essi. A tutte le aperture della Porta ho fissato dei cancelli in legno di cedro e adornati di bronzo.

Ho posto tori selvaggi e draghi feroci sulle porte d'ingresso, adornandole così di lussuoso splendore, in modo che l'umanità potesse contemplarle con stupore e meraviglia.

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Ho lasciato che il tempio di Esiskursiskur, la più alta casa delle feste di Marduk, il Signore degli Dèi, un luogo di gioia e celebrazione per le divinità principali e per le divinità minori, fosse costruito solido come una montagna nel recinto di Babilonia d'asfalto e mattoni cotti.

Aurochs from Ishtar gate
Uro rappresentato sulla Porta di Ištar
A.K. (Copyright)

Scavi Archeologici e Ricostruzione

La Porta di Ištar venne indagata mediante scavi archeologici tra il 1902 e il 1914, durante i quali vennero scoperti 45 piedi (13,7 metri, circa) delle originali fondamenta della Porta. Il materiale scavato da Robert Koldewey venne utilizzato per la ricostruzione della Porta di Ištar e della Via delle Processioni. Nel 1930, la ricostruzione venne ultimata presso il Pergamon Museum di Berlino, in Germania.

A causa delle dimensioni ridotte del Pergamon Museum, la Porta di Ištar non è completa e nemmeno nelle sue dimensioni originali. La Porta era originariamente doppia, ma il Pergamon Museum utilizza unicamente la parte anteriore più piccola. La seconda Porta si trova attualmente nei depositi del museo. In origine, la Porta presentava un ingresso e un tetto, entrambi realizzati in legno di cedro e bronzo, che tuttavia non sono stati poi utilizzati per la ricostruzione. Una ricostruzione più piccola della Porta di Ištar è stata realizzata in Iraq e adibita ad ingresso di un museo per volere di Saddam Hussein. Tuttavia, quest'ultima ricostruzione non è mai stata portata a termine a causa della guerra.

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Vi sono diversi musei nel mondo che hanno ricevuto parti ed elementi costitutivi della Porta di Ištar: gli Istanbul Archaeological Museums, il Detroit Institute of Art, il Royal Ontario Museum, il Louvre di Parigi, lo Staatliches Museum Ägyptischer Kunst di Monaco di Baviera, il Metropolitan Museum of Art di New York, l'Oriental Institute di Chicago, e molti altri.

Bibliografia

Info traduttore

Elisa Mion
Archeologa, sin da bambina prova sincero e crescente interesse e fascino (se non vero e proprio Amore!) per le Civiltà, la Storia e l'Archeologia del Vicino Oriente antico. Nel 2022 si è laureata con lode in Archeologia del Vicino Oriente antico discutendo una tesi incentrata su Ninive (Iraq).

Info autore

Brittany Garcia
Brittany è una scrittrice freelance ed insegnante di Latino e Greco antico. Cura un blog personale e una pagina Facebook sulle tematiche inerenti il mondo antico. È traduttrice volontaria di Latino per l'Iris Project della NASA "Making Mars Speak Latin".

Cita questo lavoro

Stile APA

Garcia, B. (2013, agosto 23). La Porta di Ištar [Ishtar Gate]. (E. Mion, Traduttore). World History Encyclopedia. Estratto da https://www.worldhistory.org/trans/it/1-272/la-porta-di-istar/

Stile CHICAGO

Garcia, Brittany. "La Porta di Ištar." Tradotto da Elisa Mion. World History Encyclopedia. Modificato il agosto 23, 2013. https://www.worldhistory.org/trans/it/1-272/la-porta-di-istar/.

Stile MLA

Garcia, Brittany. "La Porta di Ištar." Tradotto da Elisa Mion. World History Encyclopedia. World History Encyclopedia, 23 ago 2013. Web. 27 apr 2024.