Lugh

Definizione

Mark Cartwright
da , tradotto da Federica Lomoro
pubblicato il
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Disponibile in altre lingue: Inglese, Francese, Turco
Celtic Warrior Figurine (by The British Museum, CC BY-NC-SA)
Statuetta di guerriero celtico
The British Museum (CC BY-NC-SA)

Lugh (chiamato anche Lug o Luga) era uno degli dei più importanti per i Celti, soprattutto in Irlanda: era l’incarnazione del sole e della luce. In origine divinità onnisciente e onniveggente, in tempi successivi fu invece considerato un personaggio storico, grande guerriero ed eroe nazionale irlandese. Lugh ha spesso l’epiteto di Lugh Lámfada (o Lámfhota), “dalle lunghe braccia” o “dalla lunga mano”, in riferimento alla sua abilità nel lancio delle armi, oppure Lugh Samildánach, “esperto in molte arti e mestieri”. È una figura importante in molte storie della mitologia irlandese, in cui guida la stirpe dei Tuatha Dé Danann alla vittoria contro i Fomori, provenienti dal mare, nella Battaglia di Mag Tuired. Lugh uccide con la sua lancia magica (o con la fionda) Balor, creatura con un solo occhio, instaurando un regno di pace e prosperità per 40 anni. Lugh è simile in molti aspetti al dio celtico Lugus, la figura che i Romani descrissero come il Mercurio della Gallia.

Nomi e abilità

Il nome Lugh significa “luce” e “luminosità”. I suoi epiteti più comuni sono Lugh Samildánach (“esperto nelle arti, nei mestieri e nei commerci”) e Lugh Lámfada, Lámfhada, Lámhfhada o Lámfhota (“dal lungo braccio” o “dalla lunga mano”). Il soprannome più comune del dio, “dal lungo braccio”, si riferisce alla sua abilità nello scagliare una lancia o nel tirare con la fionda ad enormi distanze. Non solo guerriero, Lugh probabilmente era considerato un fili, ovvero un veggente, indovino e poeta. Tutte queste abilità rendevano Lugh molto simile alla divinità che i Romani descrivevano (senza citarne il nome originale) come il Mercurio della Gallia, che ora sappiamo essere stato chiamato dai Celti Lugos o Lugus. È inoltre l’equivalente dell’eroe gallese Lleu Llaw Gyffes. Nell’arte, Lugh è quasi sempre raffigurato come un atleta giovane e bello, spesso accompagnato dalla sua famosa lancia Gáe Assail.

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Lugh usa le sue doti magiche per donare al suo esercito armi speciali e poteri magici.

Famiglia e discendenza

Lugh è uno dei tre eroi più importanti della mitologia irlandese. Sua madre è Eithne, la figlia di Balor (o Balar), capo dei Fomori (v. sotto), e dunque a volte è chiamato Lug mac Ethnenn. Suo padre è Cian, figlio del dio guaritore Dian Cécht. Lugh fu dato alla luce assieme a due fratelli, ma questi morirono poco dopo la nascita: questo forse spiega le straordinarie abilità di Lugh, essendo egli, in effetti, tre persone invece di una. In un’altra versione dei fatti, la morte degli altri due neonati - questa volta per annegamento - è attribuita a Balor, spaventato da una profezia che narra che egli sarà ucciso da suo nipote. Tuttavia, in altre versioni ancora, Lugh ha una sorella, Ébliu.

La madre adottiva di Lugh è Tailtiu, moglie dell’ultimo re dei Fir Bolg, Eochaid mac Eirc. In altre versioni, sua madre adottiva è l’antica regina Duach. Il padre adottivo di Lugh è in alcune fonti Manannán mac Lir, il principale dio del mare celtico, da cui Lugh impara molte delle sue abilità. In altre fonti, invece, Lugh è figlio adottivo di Goibniu, il dio dei fabbri e artefice di favolose armi (tra cui la mitica lancia di Lugh), o Eochaid, re del fulmine e cavaliere dei cieli. Le associazioni fra Lugh e tutte queste figure giustificano i diversi poteri e abilità che questo dio possiede.

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The Fomorians by John Duncan
I Fomori, di John Duncan
John Duncan (Public Domain)

Le varie mogli di Lugh che vengono citate sono Bui, Nás, Echtach o Énglic, anche se in alcune fonti è sposato con tutte e quattro. I Luigni, un’antica tribù che abitava le odierne contee di Meath e Sligo nel nord dell’Irlanda, si consideravano i discendenti di Lugh, anche se in molte fonti egli non ha mai avuto figli. Quando invece lo troviamo in veste di padre, suo figlio è Cú Chulainn, il grande eroe del ciclo epico dell’Ulster, la cui madre è Deichtine. Deichtine in una versione del mito ingoia una figurina in miniatura di Lugh mentre beve acqua da una coppa, mentre in un’altra il dio le compare in sogno: ella resta così miracolosamente incinta di Cú Chulainn. Inoltre, Lugh ha un cane fedele, Failinis.

I Tuatha Dé Danann

Lugh è il capo degli dei (o esseri soprannaturali) irlandesi pre-cristiani conosciuti come Tuatha Dé Danann, che introdussero elementi di civiltà nel ciclo mitologico irlandese. La storia di Lugh deriva principalmente dal Cath Maige Tuired (anche noto come La Battaglia di Mag Tuired), un testo dell’XI secolo che raccoglieva fonti più antiche. Questo testo narra la storia, prima della nascita di Lugh, dell’invasione dell’Irlanda da parte dei Tuatha Dé Danann, che vinsero la battaglia contro gli abitanti del tempo, i Fir Bolg, a Mag Tuired, una pianura nel Connacht, nel nord-ovest dell’Irlanda. Gli sconfitti Fir Bolg si dispersero quindi verso isole remote e verso la Scozia.

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Un’altra battaglia si svolse nello stesso luogo 27 anni dopo, questa volta tra i Tuatha Dé Danann e i Fomori, descritti, a seconda delle fonti, come essere semi-divini oppure come pirati demoniaci. Nonostante la loro ferocia in battaglia ed il loro aspetto spaventoso - hanno un braccio, una gamba ed un occhio in alcune versioni della storia - i Fomori vengono sconfitti. Prima della battaglia, i due gruppi avevano convissuto in pace, contraendo persino matrimoni tra le due razze, così che Lugh è proprio il nipote di uno dei Fomori. È Lugh ad avere il ruolo decisivo nella Seconda Battaglia di Mag Tuired.

Nella Battaglia di Mag Tuired, Lugh si scontra con il proprio nonno, Balor dall’occhio malvagio.

Innanzitutto, per diventare capo dei Tuatha Dé Danann, Lugh deve presentare le proprie credenziali all’attuale re, Nuadu, che ha un braccio meccanico d’argento per cui alcuni lo considerano indegno di governare. Lugh informa il re di essere dotato in molte arti: è carpentiere, fabbro, medico, guerriero, mago e storico, fra le altre cose. Lugh fa colpo sulla corte con la sua forza, lanciando una enorme pietra, e con la sua abilità nel suonare l’arpa. Lugh quindi sconfigge Nuadu, e chiunque altro volesse giocare, in un gioco da tavolo noto come fidchell - una partita in effetti iniqua, poiché proprio a Lugh viene attribuita l'invenzione del gioco - diventando così il re.

Durante la battaglia contro i Fomori, Lugh usa le sue doti magiche per donare al suo esercito armi speciali e poteri magici. La lancia di Lugh, Gáe Assail, era piuttosto speciale: colpiva sempre il bersaglio, e tornava nella mano del proprietario al suo comando. La lancia era considerata talmente pericolosa che, si diceva, in tempi di pace doveva essere conservata in un calderone colmo d’acqua, altrimenti avrebbe incendiato tutto ciò che si trovava nelle vicinanze.

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Celtic Warrior with Spear
Guerriero celtico con lancia
Stephen Reid (Public Domain)

Lugh infine combatte contro il suo stesso nonno, Balor dall’Occhio Malvagio. Balor ha un occhio enorme, la cui palpebra è così pesante da necessitare di quattro uomini per sollevarla. Se i nemici guardano direttamente nell’occhio, essi restano senza forze. Lugh usa la sua fionda prodigiosa per colpire il nonno nell’occhio, che si rigira all’interno della testa (o semplicemente cade a terra). Di conseguenza la sfortuna ricade sui Fomori, che perdono la guerra. In altre versioni, Lugh acceca Balor con la lancia, oppure gli taglia la testa e la pone su un palo, così che lo sguardo dell’occhio ricada sui Fomori rendendoli deboli e facili da sconfiggere. I Fomori sono quindi ricacciati nel luogo da cui erano arrivati: il mare. Lugh prende il comando del regno per 40 anni, durante i quali le mucche producono latte in abbondanza e i raccolti sono sempre copiosi.

Morte

Lugh è presente in altri episodi minori, come la vendetta sugli uccisori di suo padre Cian. Gli assassini sono Brian, Iuchair e Iucharba, tre figli di Tuireann. Lugh scopre il corpo dilaniato del padre, e la terra attorno a lui gli racconta del suo destino e gli svela chi ha commesso l’atroce delitto. Lugh assegna ai tre assassini una serie di compiti impossibili, e due di loro muoiono durante una battaglia, mentre Brian viene ucciso da Lugh. È grazie a questo trio e allo sforzo compiuto che Lugh guadagna la sua lancia magica ed il suo cane Failinis.

Lugh stesso diviene poi vittima di un altro trio di fratelli. La moglie di Lugh (il cui nome non viene citato), lo tradì una volta con Cermait, figlio del Dagda, il grande dio guerriero. Preso dalla furia, Lugh uccide Cermait, ma i suoi tre figli divini Mac Cuill, Mac Cécht e Mac Gréine giurano vendetta. Lugh viene inseguito fino alla collina di Uisnech nell’Irlanda centrale, ma riesce a fuggire per poi annegare nel vicino Loch Lugborta. Il suo corpo viene recuperato e sepolto sotto un cairn (monumento di pietre) sulle rive del loch. Altre versioni citano diverse sedi per la tomba di Lugh, in particolare Newgrange (Brug na Bóinne) nella contea di Meath. I tre fratelli assassini, nel frattempo, si spartirono l'Irlanda fra di loro.

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Newgrange Neolithic Monument
Monumento neolitico di Newgrange
Bruno Panel (CC BY-NC-SA)

L’eredità di Lugh: Lughnasa e oltre

Lugh diede il nome all’importante festività tenuta il primo di agosto in Irlanda, Lughnasa (o Lughnasadh). Connessa con l’inizio del raccolto, la festa era celebrata in modo simile presso altre culture celtiche, conosciuta però con altri nomi. Nella versione irlandese, Lugh dedica la festa alla madre adottiva Tailtiu come parte della sua cerimonia funebre. Oltre a festeggiare la maturazione dei cereali e delle patate, l’occasione era celebrata da gare equestri, scontri armati ed altri sport. I partecipanti spesso scalavano le colline, dove raccoglievano bacche e recitavano preghiere.

Il nome di Lugh è inoltre sopravvissuto in moltissimi toponimi in Europa, soprattutto di insediamenti romani come Lugdunum (Lione) in Francia e Luguvallium (Carlisle) nel Regno Unito. Egli fu inoltre all’origine del nome Lugaid, adottato da molte figure eroiche nella storia irlandese successiva. Il suo impatto culturale era talmente profondo che fu persino adottato dai primi scrittori cristiani, che lo trasformarono nell’arcangelo Michele. L’importanza di Lugh diminuì col passare del tempo, fino alla sua trasformazione in Lugh-chromain, “Lugh ingobbito”, abitante del mondo sotterraneo del sidh: qui erano ormai relegati tutti gli altri dei, poiché il popolo aveva dimenticato le tradizioni per abbracciare la nuova religione. Da qui, Lugh divenne il “leprecauno”, lo gnomo del folklore irlandese che fa la guardia a tesori nascosti.

Info traduttore

Federica Lomoro
Linguista e traduttrice, Federica è laureata in cinese e giapponese. Dalla Città Eterna all'Estremo Oriente, è sempre pronta a scoprire qualcosa di nuovo sulle antiche civiltà e sul modo in cui hanno plasmato il mondo in cui oggi viviamo.

Info autore

Mark Cartwright
Mark è ricercatore, storico e scrittore. Formatosi in filosofia politica, si interessa di arte, architettura e di storia globale delle idee. È direttore editoriale della World History Encyclopedia.

Cita questo lavoro

Stile APA

Cartwright, M. (2021, gennaio 29). Lugh [Lugh]. (F. Lomoro, Traduttore). World History Encyclopedia. Estratto da https://www.worldhistory.org/trans/it/1-19398/lugh/

Stile CHICAGO

Cartwright, Mark. "Lugh." Tradotto da Federica Lomoro. World History Encyclopedia. Modificato il gennaio 29, 2021. https://www.worldhistory.org/trans/it/1-19398/lugh/.

Stile MLA

Cartwright, Mark. "Lugh." Tradotto da Federica Lomoro. World History Encyclopedia. World History Encyclopedia, 29 gen 2021. Web. 24 apr 2024.