Omero (vissuto probabilmente attorno al 750 a.C.) è forse il più grande poeta epico di sempre e all'epoca dell'Atene Classica la sua fama leggendaria era già ben consolidata. Egli compose (e non scrisse, dato che i poemi furono creati e trasmessi oralmente, trascritti solo molto tempo dopo) due principali opere: l'Iliade e l'Odissea; altri componimenti furono attribuiti ad Omero, sebbene già nell'antichità la definizione di chi ne fosse l'autore era oggetto di discussione. Insieme ad Esiodo, Omero rappresenta per i Greci una vasta fonte di informazioni sul loro pantheon. Omero è il primo poeta della civiltà occidentale le cui opere si sono conservate integre.
L'Iliade
L'Iliade è composta da 15693 versi esametri, e si divide in ventiquattro libri che corrispondono ciascuno ad una lettera dell'alfabeto greco, dall'alfa all'omega, un sistema già in uso ai tempi di Erodoto. L'Iliade segue la furia di Achille ("Cantami o Musa, dell'ira di Achille" Iliade 1.1) e si sviluppa lungo un periodo di cinquantuno giorni durante il decimo ed ultimo anno della Guerra di Troia. Il poema prende il nome dalla città di Troia, conosciuta anche come Ilio.
PRIAMO SUPPLICA ACHILLE
Tra le parti importanti del componimento vi sono il lungo catalogo delle navi del contingente di invasione greco, la morte di Patroclo e la scena dei gemelli Hypnos e Thanatos (il Sonno e la Morte) che trasportano via il suo corpo; la descrizione dello scudo di Achille, la riconciliazione tra Achille e Priamo, forse uno degli episodi più commoventi della letteratura occidentale, e diversi duelli con eroi greci e troiani che seguono uno schema prefissato, tra cui il famoso scontro tra Achille ed Ettore. In tutti questi episodi, l'intervento degli Olimpi, in particolare di Atena dalla parte dei Greci e di Apollo dalla parte dei Troiani, è fondamentale nel determinare le sorti dei mortali durante la guerra.
L'Odissea
L'Odissea si compone di 12109 esametri ed è anch'essa divisa in ventiquattro libri allo stesso modo dell'Iliade. Mentre per l'Iliade i temi riguardano la guerra e l'ira, l'Odissea si svolge in un periodo successivo alla guerra di Troia, vinta dagli Achei, un altro nome con cui Omero chiama i Greci. L'Odissea si occupa del nostos (viaggio di ritorno) dell'eroe greco Odisseo (il protagonista che dà il nome al poema) e le difficoltà che affronta per tornare nella sua patria da Troia, ostacolato lungo il percorso da interventi divini, in particolare da quelli di Poseidone. Momenti salienti del poema includono i famosi incontri di Odisseo con le Sirene, con il Ciclope Polifemo ed il massacro dei pretendenti di Penelope al suo ritorno ad Itaca.
ODISSEO DESCRIVE L'ACCECAMENTO DEL CICLOPE.
A differenza di Esiodo il quale all'interno delle sue opere fa riferimento alla sua famiglia e alla sua vita, per Omero questo non avviene; dato che è ritenuto la scrittura sia stata introdotta attorno al 700 a.C., non esiste fonte coeva a nessuno dei due, sebbene esistano svariate descrizioni di periodo ellenistico ed anche romano che descrivono la vita di Omero (ed anche della competizione tra Omero ed Esiodo). Ci potrebbe essere del vero nelle dichiarazioni che vogliono il suo luogo di nascita sia uno tra Smirne o Chios oppure Ios poiché la forma con cui sono composte le opere di Omero è un dialetto ionico arcaico ed egli dimostra una certa familiarità con la geografia dell'Asia Minore nell'Iliade.
Un solo Omero?
Da sempre esistono discussioni concernenti la figura di Omero: sono molti i luoghi che affermano di avergli dato i natali. Si discute persino se le due opere siano state composte da persone diverse: gli antichi chiamarono i sostenitori di queste teorie i chorizontes; i separatisti. Alcuni dubitano addirittura che ci fosse una sola persona dietro queste composizioni, il che ci conduce alla "Questione Omerica", ovvero l'idea che i poemi non siano altro che una raccolta, stratificata e stesa poi in un'unica storia, il che può spiegare le incongruenze narrative presenti ed il linguaggio formulaico utilizzato. Secondo questa scuola di pensiero, i poemi venivano molto probabilmente cantati episodicamente da cantori. Questa idea fu per la prima volta esposta da F. A. Wolf nella sua opera Prolegomena ad Homerum nel 1795.
Ciò nonostante, qualunque fosse l'identità di Omero, sia che si trattasse di una donna, d'un uomo o d'un insieme di persone, la grandezza dell'Iliade e dell'Odissea rimane invariata e questo è evidente dal fatto che i due poemi sono giunti fino a noi attraverso la tradizione senza soluzioni di continuità. I poemi furono messi insieme, organizzati e corretti durante il governo dell'ateniese Pisistrato, anche se il testo greco giunto fino a noi, rimane quello commentato dagli accademici alessandrini Zenodoto, Aristofane di Bisanzio e Aristarco. Le prime edizioni stampate di Omero risalgono al 1488 prodotte a Firenze da Demetrio Calcondila. Le opere di Omero assunsero notevole peso nella cultura dei Greci, e scene tratte dalle sue composizioni apparvero nella scultura, nella ceramica, nella tragedia e nella commedia del mondo greco. Omero fu materia di studio nell'educazione dei Greci ed i miti presenti nelle sue opere avrebbero influenzato la cultura ellenistica, la cultura romana e ben oltre, tanto che la forte impronta che Omero ha lasciato fa si che le sue opere siano studiate ancora oggi.