Gerusalemme è un importante luogo di culto per le tre tradizioni religiose occidentali del giudaismo, del cristianesimo e dell'islam. La città sorge su uno sperone di roccia a cavallo tra il mar Mediterraneo e la regione del mar Morto, che a nord e ad ovest digrada nella piana di Esdraelon e verso le colline della Galilea, mentre a sud di esso si estende il deserto della Giudea. La città (a est, sud e ovest) è attorniata da tre ripide gole. Superata la valle del Cedron, oltre il canyon orientale troviamo il monte degli Ulivi.
Dal punto di vista storico, il centro urbano di Gerusalemme esiste da oltre 5000 anni. Gli studiosi si interrogano sul significato originale del suo nome (che potrebbe derivare dal sumero "fondamenta" e dal semitico "fondare" o "posare la prima pietra"). L'etimologia potrebbe essere anche legata al nome del dio cananeo del tramonto, Shalem, per cui le principali consonanti "s", "l" ed "m" possono riportare all'ebraico (salam o shalom), ovvero "pace". Paradossalmente, nell'arco dei secoli, sono rare le fasi di pace che la città ha conosciuto.
Oggi Gerusalemme è caratterizzata da una parte moderna, quella occidentale, conseguente alla recente nascita dello Stato di Israele nel 1948, ed una parte medievale, conosciuta come città vecchia, cinta da mura e porte risalenti al regno di Solimano I (1494-1566), ovvero quando Gerusalemme era parte di una provincia dell'Impero ottomano. La città vecchia è divisa in quattro quartieri: il quartiere ebraico; il quartiere cristiano; il quartiere musulmano; ed il quartiere armeno.
Archeologia biblica
Le principali fonti storiche sull'antica Gerusalemme sono rappresentate dalla Bibbia e le opere di Flavio Giuseppe (36-100 d.C.). Nel diciannovesimo secolo vennero aperti degli scavi archeologici sia all'interno che all'esterno di Gerusalemme, con lo scopo principale di provare l'effettiva esistenza di personaggi come Re Davide e di Salomone. In epoca moderna, le ricerche sono proseguite fino a raggiungere tutti gli strati della città antica.
anche conosciuto come tunnel di Ezechia, mette in comunicazione le sorgenti alla piscina di Siloe all'interno della città.
Gli studi archeologici hanno ottenuto evidenze materiali di presenza umana durante il Calcolitico (4500-3400 a.C.) e nel secondo periodo della Media età del Bronzo (1800-1500 a.C.). La fine dell'Età del Bronzo (1200 a.C. circa) fu caratterizzata dall'invasione e la conquista da parte del Nuovo regno d'Egitto (in cui regnava Tutmose III) relativamente alle quali gli scavi del corrispondente strato archeologico continuano a portare alla luce molti reperti. L'Età del Ferro (1200 a.C.) vede i Popoli del Mare spingersi nel Mediterraneo orientale, i quali nella Bibbia sono chiamati Filistei. Essi introdurranno nella regione l'uso del ferro e dei carri da guerra, sebbene il materiale archeologico rinvenuto di origine filistea è prevalentemente presente nell'attuale striscia di Gaza dove i Filistei si stanziarono.
Con il termine "Cananei" ci riferiamo agli abitanti di Israele, ovvero una moltitudine di tribù descritte anche all'interno del Libro della Genesi. Nel libro 12, Dio comandò ad Abramo e al suo clan di stabilirsi nella terra di Canaan. E secondo il passaggio 14:18-20 della Genesi, Abramo incontrò e stipulò una tregua con Melchisedec, "Re di Salem", il quale a sua volta benedisse Abramo e riconobbe il suo dio come responsabile della "creazione del cielo e della terra". Dei Cananei, a Gerusalemme, esistono poche testimonianze archeologiche risalenti al periodo (1500-1000 a.C.) in cui il territorio sarebbe stato abitato dalla tribù dei Gebusei.
Un'ampia struttura a gradoni conosciuta come "Ophel" è stata scoperta nella parte bassa del Monte del Tempio. Questo nome proviene dalla Stele di Mesha, innalzata dal re Mesha di Moab, per celebrare la sua vittoria su Israele e potrebbe riferirsi ad un'altura fortificata (840 a.C.). Tra gli accademici continua il dibattito sulla sua funzione e sulla plausibilità di una sua collocazione temporale nel regno di Davide (1000 a.C.), periodo antecedente a quello attribuitogli.
Due sono state le scoperte che hanno dato sostegno alle informazioni estratte dal racconto biblico. Nel secondo libro di Samuele 5:1-12 viene narrata la storia di come Davide conquistò la città sorprendendo gli occupanti con un manipolo di uomini che attraversò il canale d'acqua proveniente dalla sorgente di Gihon riuscendo così a prendere la città dall'interno. La cavità venne trovata nel 1867 dall'ingegnere ed archeologo Charles Warren (1840-1927), e porta per questo il suo nome.
Il tunnel di Siloe, anche conosciuto come tunnel di Ezechia, mette in comunicazione le sorgenti alla piscina di Siloe all'interno della città. Il secondo libro dei Re 20:20 riferisce che il re Ezechia fece scavare il tunnel con la funzione di possedere un'ulteriore difesa in vista dell'imminente assedio da parte del re degli Assiri Sennacherib (attorno al 701 a.C.). Gli archeologi Warren ed Edward Robinson (1794-1863) esplorarono il cunicolo portando alla luce delle iscrizioni realizzate sulle pareti: veniva descritto il processo di costruzione del tunnel, dove due squadre, ciascuna partendo dai due estremi del canale raggiunse l'altra, incontrandosi a metà strada. Quest'iscrizione rappresenta una delle più antiche testimonianze di alfabeto paleo-ebraico (una variante del fenicio antico).
Le tombe
Alcune delle tombe cananee scavate nella roccia risalgono al 3100-2900 prima di Cristo. Le prime tombe israelite sono state datate attorno all'800 a.C., ed i livelli delle opere sepolcrali successive più recenti sono state attribuite al periodo intertestamentario, all'epoca romana e alla prima fase dell'impero bizantino. Presso la porta di Sion, nella città vecchia, secondo la dottrina ebraica, si trova la tomba che appartiene al re Davide. Nonostante ciò, molti archeologi ritengono che si tratti di un edificio eretto durante le crociate.
Nella valle del Cedron la vasta maggioranza delle tombe possiede iscrizioni sia in ebraico che in greco. Qui troviamo la tomba della regina Elena di Adiabene, appartenente alle famiglie reali irachene, si convertì al giudaismo oltre ad inviare delle derrate alimentari durante la carestia che afflisse Gerusalemme tra il 45 ed il 46 dell'Era cristiana. Un'altra grande opera funeraria qui presente è quella conosciuta come tomba del Sinedrio a nord della città. Così chiamata poiché è noto che il Sinedrio contasse settanta membri: questa tomba possiede proprio lo stesso numero di camere sepolcrali. Molto probabilmente venne usata per seppellire i defunti di più di una famiglia e per diverse generazioni.
Gerusalemme ed il giudaismo
Nel Deuteronomio 12:5 (ed in altri versetti), gli Israeliti ricevono il comandamento di non pregare in altro luogo tranne che in quello "scelto" dal Signore. A partire dalla conquista di Gerusalemme, questo "luogo" viene allineato dalla tradizione biblica alla città sorta sul sito del monte Moriah, la montagna su cui la fede di Abramo era stata messa alla prova con la richiesta da parte di Dio di offrire suo figlio in sacrificio. È questo il luogo descritto dalla Bibbia dove Re Salomone avrebbe eretto il primo tempio (970-931 a.C.) per cui risultano diversi rinvenimenti di manufatti che ne sosterrebbero l'effettiva esistenza.
Il Tempio di Salomone, assieme alla città di Gerusalemme, venne distrutto dall'Impero Babilonese (587/586 a.C.), durante il regno di Nabucodonosor II, che portò con sé, prigionieri, numerosi sacerdoti ed esponenti dell'aristocrazia facendoli stabilire a Babilonia. Questa fase è conosciuta come "Esilio"; le sacre scritture della religione ebraica potrebbero aver assunto la loro forma finale proprio in questo periodo. Quando l'Impero Babilonese venne conquistato da Ciro il grande di Persia (600 - 530 a.C. circa), egli permise agli ebrei di fare ritorno e di ricostruire Gerusalemme ed il Tempio. Questo periodo è detto il periodo del Secondo Tempio (515 a.C.-70 d.C.).
Attorno al 330 a.C., Alessandro il Grande conquistò gran parte dei territori del mediterraneo orientale, inclusa Gerusalemme.
Dopo la sua morte (323 a.C.), il suo impero venne diviso tra i suoi generali attraverso le Guerre dei diadochi, poi per decenni, l'Impero Seleucide e la dinastia tolemaica entrarono in conflitto per Israele e Gerusalemme.
Nel 167 a.C., Antioco Epifane IV (215-164 a.C.), regnante seleucide, mise al bando qualsiasi pratica rituale della religione ebraica e con un decreto straordinario profanò il Tempio ed ordinò agli Ebrei di venerare il pantheon greco. Sotto la guida di Mattatia (del clan degli Asmonei) gli Ebrei si ribellarono e alla fine riuscirono a cacciare i Greci. Conosciuta come rivolta maccabea (che prende il nome dal figlio maggiore, Giuda Maccabeo), gli Ebrei rioccuparono il Tempio e purificatolo lo riportarono alla sua destinazione originaria; poi Israele proclamò l'indipendenza del proprio regno sotto la dinastia degli Asmonei.
Nel 63 a.C., Gerusalemme fu conquistata dal generale romano Gneo Pompeo Magno. Roma scelse Erode, capo di una tribù locale, come re cliente per il controllo di questa regione dell'Impero. Oltre alla costruzione di fortezze monumentali e palazzi, Erode rinnovò il Tempio e la piattaforma del Monte del Tempio. Resti di queste opere di manutenzione si possono ancora oggi ammirare dei conci delle mura in alcuni tratti della città vecchia. Una vasta sezione di una delle opere murarie da lui ordinate costituisce il Muro occidentale (anche conosciuto come "Muro del Pianto") nel quartiere ebraico, luogo sacro per gli ebrei.
Tra il 66 e il 73 d.C., gli Ebrei si ribellarono contro l'Impero Romano. L'esercito di Roma era guidato da Vespasiano, il futuro imperatore (regnò dal 69 al 79 d.C.). Suo figlio Tito (regnerà dal 79 al 81 d.C.) mise Gerusalemme sotto assedio. Nel 70 d.C., le mura del Tempio furono violate e l'edificio venne distrutto. Nel quartiere ebraico della città vecchia, si può visitare la casa di Katros, i resti di un edificio dell'alta società del tempo che mostra la distruzione subita dalla città in quel periodo. È possibile poi attraversare il "tunnel rabbinico" (un passaggio realizzato al di sotto del quartiere musulmano) ed osservare ancora oggi le mura ed i pilastri del Tempio e della torre Antonia che si ergono nell'angolo superiore dell'area occidentale del Monte del Tempio. Nelle zone orientale e meridionale della città sono ancora visibili le mura costruite da Erode, i gradoni ed i portali di accesso al Tempio. Al di sotto degli scalini si trovano le rovine delle mikavot (cisterne), che venivano utilizzate per il rituale della detersione prima di accedere all'edificio.
Tra il 135 e il 137 d.C., sotto il regno di Adriano (imperatore dal 117 al 138 d.C.), gli Ebrei si ribellarono nuovamente dando inizio a quella che è conosciuta come rivolta di Bar-Kocheba. Una volta domata l'insurrezione, Adriano fece costruire un edificio sacro sulle rovine del Secondo Tempio, e cambiò il nome della città con il suo cognome intitolandola Aelia Capitolina, proibendo agli Ebrei di abitarvi (regola che rimase in vigore fino al quarto secolo d.C.).
Le rovine del secondo secolo d.C. si sovrappongono al quartiere cristiano e a quello ebraico della città vecchia lungo la strada conosciuta come cardo, una via che attraversa anche altre parti della città. Lungo questa strada si sviluppano i resti degli edifici dedicati alle attività commerciali.
Il Cristianesimo
Gerusalemme rappresenta ancora oggi una città molto importante per i cristiani, i quali condividono le tradizioni dell'Antico Testamento con gli ebrei. Va però riconosciuto che questi luoghi sacri risultano ben più noti per via dei racconti di Gesù nel vangelo. In seguito a scavi recenti è emersa la piscina di Betzaeta che si è scoperto essere posizionata tra i templi pagani di Asclepio e Serapide (costruiti molto probabilmente sotto Adriano) ed in seguito ricoperta da chiese bizantine ed opere dei crociati.
Il luogo più sacro legato a Gesù è posizionato all'interno del complesso conosciuto come Basilica del Santo Sepolcro.
Nel 324 d.C., la madre di Costantino I, Elena, compì un pellegrinaggio verso la Terra Santa e si tramanda che attraverso delle visioni riuscì a individuare la posizione di diversi luoghi sacri. Rivendicò la scoperta della Vera Croce in un pozzo situato nella sezione nord-occidentale della città vecchia, e sostenne di aver scoperto anche la tomba di Gesù. In questo luogo Costantino fece costruire una chiesa, poi successivamente ampliata durante il periodo delle crociate. L'edificio e le porte giunte fino a noi sono di quest'ultima fase storica.
La chiesa è caratterizzata da elementi strettamente legati agli eventi della crocifissione di Cristo. A destra dell'ingresso è situata una scala che conduce alla collina del Golgota dove Gesù venne crocifisso. Passando attraverso la porta principale si raggiunge la pietra dove si ritiene che i discepoli deposero il corpo di Cristo. La parte principale dell'edificio è rappresentata dalla tomba stessa, avvolta da una cupola al centro della basilica.
Nel medioevo i pellegrini iniziarono a riconoscere ulteriori luoghi di culto legati agli eventi del Vangelo; oggi il Venerdì Santo, i pellegrini si incamminano lungo una via, conosciuta come Via Dolorosa ripercorrendo le sofferenze di Gesù: le "stazioni della Via Crucis". Il punto di arrivo della processione è la Basilica del Santo Sepolcro.
La Tomba del Giardino, a nord della città vecchia sulla via di Damasco è scavata nella pietra ed il suo portale risulta ancora intatto; è il sito ritenuto luogo di sepoltura di Gesù da parte di numerose confessioni protestanti. Scoperta nel 1894, è stata datata dall'archeologo israeliano Gabriel Barkay come appartenente ad un periodo tra l'ottavo ed il settimo secolo a.C..
La pratica del riutilizzo dei sepolcri era usanza comune, tuttavia questo potrebbe contraddire il vangelo dove è affermato che Gesù venne deposto in una "tomba nuova".
Altri luoghi legati al vangelo sono:
- la chiesa di tutte le Nazioni sul Monte degli Ulivi situata presso le rovine di un frantoio conosciuto come il Getsemani
- la chiesa dell'Ascensione in cima al Monte degli Ulivi; il luogo di ascesa verso i cieli di Gesù
- la basilica benedettina della Dormizione; il luogo in cui, secondo i cristiani, la madre di Gesù, Maria, si "addormentò" e fu portata in cielo dagli angeli
- la tomba di Maria vicino al giardino del Getsemani; luogo rivendicato dalla chiesa cristiana ortodossa d'oriente.
- il Cenacolo, che i cristiani ritengono essere il luogo dove si svolge "l'ultima cena" di Gesù. (Questa stanza è parte di un edificio costruito durante il periodo delle crociate ed include la tomba di re Davide al piano inferiore).
Gli armeni cristiano ortodossi sostengono di essere stati i primi ad occupare una parte della città, dopo che Adriano proibì agli ebrei di abitarvi. Situata nel quartiere armeno, la Cattedrale di San Giacomo (fratello di Gesù) patrono degli armeni, ospita anche delle scuole e diversi centri sociali.
Gerusalemme, insieme ad altri luoghi associati al Vangelo come Betania ed Ein Karem, è il primo passo compiuto dai cristiani che intraprendono dei pellegrinaggi. Betlemme, il luogo di nascita di Gesù, dista soli quaranta chilometri in direzione sud.
L'epoca Bizantina (tra il quarto secolo ed il 1153)
Costantino, nel 330 d.C., spostò la capitale da Roma a Bisanzio e ne cambiò il nome in Costantinopoli. Questo nuovo importante centro dell'impero romano sopravvisse per altri mille anni dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente.
Questa fase storica vide sorgere numerose chiese a Gerusalemme, tanto che oggi gli archeologi continuano a portare alla luce parti di queste strutture sia all'interno della città che nelle aree limitrofe. Uno dei più significativi ritrovamenti di questo periodo è la pavimentazione di una chiesa di epoca bizantina scoperta a Madaba in Giordania. Nota come la "Mappa di Madaba", si tratta di un mosaico risalente al VI secolo dopo Cristo, raffigurante i centri urbani che originariamente si estendevano dal Libano alla Giordania. Al centro del mosaico si trova una rappresentazione di Gerusalemme che include tutti i luoghi di culto di quel tempo. Questo mosaico è una delle più antiche mappe giunte fino a noi.
Gerusalemme musulmana
Gerusalemme fu conquistata dalle forze musulmane nel 638. Nel 691, il califfo Omayyade Abd al-Malik commissionò, sulle rovine del Secondo Tempio, la costruzione del santuario conosciuto come Cupola della Roccia. La Cupola della Roccia è uno dei più antichi esempi di architettura islamica, ed è anche conosciuto come al-Haram al-Sharīf, ovvero "il Nobile Santuario". Dopo La Mecca e Medina, questo è il terzo luogo sacro più rilevante dell'Islam. Anche i musulmani ritengono di essere discendenti di Abramo, quindi i siti sacri del Monte del Tempio e del Monte Moriah sono per loro di basilare importanza. All'interno del santuario si trova una balaustra lignea a protezione dello strato roccioso originario. Non trattandosi di una moschea il sito è aperto a chiunque desideri entrarvi.
Il profeta Maometto racconta d'un'esperienza tra sogno e visione in cui, durante un viaggio notturno, raggiunse questo importante luogo: la moschea di al-Aqsa, situata nella zona meridionale del complesso è il luogo che egli visita abitualmente. Inizialmente, Maometto indicò ai fedeli di rivolgersi per la preghiera verso Gerusalemme. Poi, dopo la conquista della Mecca, fu quest'ultima a divenire il nuovo luogo sacro verso cui rivolgere la preghiera.
Il periodo delle crociate
Durante la prima crociata (1095-1102), i Cristiani furono chiamati a liberare la Terra Santa dal controllo musulmano. Gerusalemme fu conquistata da un'alleanza occidentale e divenne un regno indipendente governato da Raimondo IV e Goffredo di Buglione nel 1099. Questo regno sopravvisse fino al 1187 quando la città venne riconquistata dal Saladino (1137-1193). Molti edifici tra cui chiese e monumenti furono ricostruiti durante questo periodo e possono ancora oggi essere notati in molti angoli della città.
Se si sale al di sopra delle mura di Gerusalemme, ad est troviamo la valle del Cedron ed il monte degli Ulivi.
Ciò che da lontano sembra essere ricoperta da migliaia di rocce, è in realtà una vasta area di pietre tombali. A partire dal periodo medievale (se non anche precedentemente), le salme di ebrei e musulmani morti all'estero, venivano inviate a Gerusalemme e qui seppellite. Secondo la tradizione, la resurrezione dei morti ed il giudizio finale da parte di Dio avverranno in questo luogo.
La complessità di Gerusalemme
Gerusalemme rimane storicamente il centro condiviso da tre importanti religioni. Questo fatto è spesso dietro alle ragioni per cui si sono generate tensioni e alle volte scontri violenti. Oltre alle divergenze sul tema dell'accesso ai luoghi di culto, Gerusalemme è perno di narrazioni storiche di cui fanno uso sia gli ebrei che i palestinesi.
Nell'incessante dibattito sulla sovranità tra israeliani e palestinesi, entrambe le comunità continuano a rivendicare la città di Gerusalemme come la propria capitale.
Persino gli scavi archeologici in città non si limitano ad indagarne il passato, ma sono ostaggio di obiettivi politici, finendo per ricercare chi può vantare le radici più antiche.
Per decenni, lo status di Gerusalemme è stato oggetto di dibattito presso le Nazioni Unite e da parte d'altre organizzazioni internazionali. Nel 2016, la popolazione della città consisteva in 850.000 abitanti di cui il 60% di religione ebraica il 35% musulmano, l'1,8% di fede cristiana (mentre l'1,2% rimane non definito). L'annuario statistico di Gerusalemme (nel 2000) calcola all'interno della città, tra gli edifici religiosi, 1204 sinagoghe, 158 chiese e 73 moschee. Mentre la gran parte delle tensioni riguardano ebrei e musulmani, le minoranze cristiane sono spesso coinvolte, poiché le tensioni che nascono tra i primi influenzano l'accesso ai loro luoghi di culto.
Purtroppo, sembra che le numerose questioni riguardanti Gerusalemme non troveranno una soluzione nell'immediato futuro. Ciò nonostante, chi oggi si reca in questi luoghi può spostarsi da un sito sacro all'altro percependo il suono dello shofar, delle campane delle chiese e la voce del muezzin. La città vecchia possiede un bazar medievale, ricco di profumi, spezie e cibi. Si tratta di un ambiente ideale per riflettere sulle origini e sulle radici delle tre religioni occidentali del giudaismo, del cristianesimo e dell'islam, la cui rilevanza perdura nel tempo.