Fantasmi nell'Antica Cina

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Emily Mark
da , tradotto da Omayma Ghendi
pubblicato il 20 aprile 2016
Disponibile in altre lingue: Inglese, Francese
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Le storie di fantasmi furono tra le prime forme di letteratura nell'Antica Cina. Fecero parte quasi certamente di un'antica tradizione orale prima dello sviluppo della scrittura durante la dinastia Shang (1600 - 1046 a.C.) e continuarono ad essere popolari nella Cina odierna. I fantasmi erano presi in seria considerazione nell'antica Cina.

Nell'attuale Cina i fantasmi hanno il potere di farti del male solo se una persona crede in essi, ma nell'antica Cina erano una realtà a prescindere dal fatto che si credesse in loro o che li si prendesse in giro. Quando una persona moriva la sua anima viaggava su un ponte diretto verso l'oltre tomba. Lungo questo percorso veniva giudicata degna o non degna; se avevano vissuto una giusta vita avrebbero continuato il percorso, se invece avevano fatto del male cadevano dal ponte giù nell'inferno.

Se raggiungevano l'altro lato, venivano reincarnati oppure continuavano a vivere insieme agli dei a seconda del proprio credo. I buddisti per esempio credevano che le persone fossero spesso reincarnate mentre i confuciani credevano che gli antenati abitassero con gli dei e potessero essere pregati per dare assistenza o protezione. Il primo passo per questo viaggio dopo la morte era la sepoltura e il servizio funebre e se questo non veniva eseguito bene l'anima del deceduto poteva tornare sulla terra per tormentare il vivo.

Hungry Ghosts
Fantasmi Affamati
Unknown Artist (Public Domain)

L'importanza di una Sepoltura Appropriata

In Cina il suolo sotto terra era considerato proprietà degli dei. I cimiteri erano situati fuori dai villaggi e dalle città in aree rurali e vi erano spiriti terresti conosciuti lì come Tudi Gong, così come in qualsiasi altro posto. Una persona non poteva andare semplicemente lì e scavare una tomba senza prima onorare gli dei e gli spiriti terrestri e comprare la terra da loro.

I parenti del defunto sceglievano un luogo e succesivamente sottoscrivevano un contratto legale per acquistare quel terreno dagli dei e dagli spiriti. Questo contratto indicava "il nome del defunto, i suoi titoli, la data di morte, le dimensioni esatte del terreno, il prezzo pagato... e la firma dei testimoni" (Benn, 271). Posizionavano il documento nella tomba e quindi lo onoravano pagando una certa quantità di denaro. Poiché la valuta fisica non aveva alcun valore nell'aldilà, le persone acquistavano fogli di carta, ritagliavano una certa quantità di "banconote" da esso, scrivevano le denominazioni su di esse e le bruciavano sulla tomba. Una volta completato tutto questo e ricevuti segni che fosse accettabile, la persona poteva essere sepolta.

Dal momento che si sperava che l'anima del deceduto sarebbe riuscita a oltrepassare il ponte verso la terra degli dei, venivano inclusi nella sepoltura beni funebri che erano cosituiti in oggetti e cibi preferiti. I defunti dovevano essere quindi commemorati per un appropriato periodo di tempo. Per i genitori e i nonni il minimo era tre anni durante i quali si doveva indossare abiti particolari per il lutto, non potevano partecipare a feste, ascoltare o suonare musica e nel caso di posizioni governative andare al lavoro. I funzionari governativi dovevano dimettersi per tre anni quando moriva un genitore o un nonno e il mancato annuncio di morte alle autorità comportava una pena di esilio o lavori forzati. Queste regole e molte altre si applicavano sia alla nobiltà che alla classe contadina e se una di queste fasi non veniva eseguita correttamente, o veniva ignorata, l'anima del defunto sarebbe tornata sulla terra.

Le Parti dell'Anima

L'anima era costituita da due parti: il po e il hun. Il po era l'aspetto yin dell'anima associato con l'oscurità, l'acqua e la terra. Lo studioso Charles Benn scrive:

Era il governatore della naura fisica dell'uomo e dava forma al feto nel ventre. il po era la natura animale dell'uomo, gli istinti e le urgenze che per primi emergono dopo la nascita quando il comportamento di un neonato era chiaramente incentrato sul soddsfacimento dei suoi bisogni egoistici. (276 - 277)

Lo hun era l'aspetto yang dell'anima associato con la luce, il fuoco e i cieli. Ben scrive "Governava l'intelligenza dell'uomo. Alla nascita era debole, ma si evolveva e si rafforzava con lo sviluppo della ragione nel bambino, specilamente dopo aver compiuto i sei anni con l'inizio dell'istruzione. Raggiungeva la piena maturità all'età di vent'anni, ma non diveniva pienamente perfetto fino all'età di cinquant'anni." (278). Queste due parti dell'anima lavoravano insieme per rendere possibile la vita per una persona. Lo hun (ragione) governava lo po (istinto), ma per sopravvivere lo hun aveva bisogno del po. Dopo la morte, questi due aspetti potevano tornare a causare problemi per i vivi se non fossero state eseguite le pratiche di sepoltura in maniera apporpriata o per altre ragioni come affari in sospeso, un giuramento preso oppure per correggere un'ingiustizia o semplicemente per fare visita.

DOPO LA MORTE, I DUE ASPETTI DELL'ANIMA POTREBBERO RITORNARE A CAUSARE PROBLEMI AI VIVI SE I RITI FUNEBRI ADEGUATI NON FOSSERO STATI OSSERVATI O PER ALTRI MOTIVI, COME QUESTIONI IN SOSPESO, UN VOTO PRESO, PER RIPARARE A UN TORTO O SEMPLICEMENTE PER FARE UNA VISITA.

Le persecuzioni di Po & Hun

Storie di fantasmi che infestavano case dove una volta erano vissuti, perseguitavano parenti o apparivano a sconosciuti per chiedere aiuto sono esempi di persecuzioni del po. Lo spirito dello yin è ancora sulla terra perchè non è stato appropriatamente osservato il rituare per liberarlo. Una delle storie più conosciute di questo tipo riguarda il fantasma di una giovane donna che visita la casa di alcuni fratelli. Lo spirito era così irritante che lo catturarono, misero in una borsa e lo buttarono giù in un pozzo. La notte successiva ritornò portando la borsa e li tormentò di nuovo. Lo rimisero nella borsa a cui legarono una pietra e la gettarono nel fiume. La notte seguente però la piccola ragazza tornò e questa volta i fratelli la misero in un tronco scavato, che chiusero su entrambi i lati e lo lasciarono alla deriva del fiume. Lo spirito ringraziò per la sepoltura adeguata e non li tormentò più.

Le persecuzioni dello hun erano differenti perchè lo hun non era così attaccato al corpo. Storie riguardo la possessione spirituale, fantasmi che apparivano come se fossero ancora in vita o fantasmi che si vendicavano sui vivi erano esempi di persecuzioni di hun. Poiché l'hun era la parte razionale di una persona, la loro personalità, si pensava anche che fosse la parte della persona colpita dalla malattia in vita e il "sé astrale" che sarebbe apparso agli altri nei sogni dopo la morte.

Charle benn ci dà esempi di questo tipo di storie citando quella di un professore chiamato Tan che si ammallò e incominciò a morire. In sogno, vide una figura in piedi in un abito che gli diceva: "Ti restituisco la tua anima" e gli lanciava degli abiti arancioni. La mattina seguente guarì dalla malattia. Le vesti arancioni simboleggiavano gli "indumenti" dell'anima, l'aspetto unico di essa, che era l'hun.

In un'altra storia due amici, Gao e Liu, stringono un patto secondo cui chi dei due moriva prima sarebbe tornato per raccontare com'è l'aldilà. Alcuni mesi dopo la morte di Liu, Gao una notte sentì bussare alla porta e la voce del suo amico che chiedeva di spegnere le lampade e lasciarlo entrare in modo che potessero parlare al buio. Mentre parlavano, Gao fu disturbato dall'odore di un cadavere in decomposizione e scoprì che l'hun di Liu aveva posseduto il corpo di un barbaro morto da sette giorni.

Un'altra storia che enfatizza l'importanza della parola data, racconta di Marshal Li che voleva sposare una giovane ragazza, ma fu rifiutato da sua madre. Li però doveva averla e giurò che non si sarebbe mai sposato se non avesse potuto sposare lei. Dimostrò di essere così devoto e persistente che la madre gli permise di sposare sua figlia e lui giurò di esserle fedele per sempre. Dopo alcuni anni, la ragazza morì e solo un anno dopo Li organizzò un matrimonio per sposare qualcun'altra.

Poco prima del suo matrimonio mentre era immerso nella sua vasca da bagno, l'hun della prima moglie apparve per ricordagli come avesse promesso che non si sarebbe sposato con nessun'altra. Sparse delle erbe nella sua vasca e scomparve. Li iniziò a sentirsi fiacco e debole, così gonfio da non potersi muovere. Morì nella vasca e quando fu trovato le sue ossa e tendini si erano sciolti (Benn, 280). Oltre a enfatizzare l'importanza di mantenere la parola data, questo racconto sottolinea come si debba sempre rispettare il giusto periodo di lutto.

Tipi di Fantasmi

Il po e l'hui quando tornava per perseguitare i vivi erano generalmente conosciuti come guei (anche come kuei, kui o gui). Una sepoltura non appropriata era la ragione principale del loro ritorno, ma potevano anche cercare vendetta o chiedere aiuto per rimediare a un torto fatto o subito. In una storia la madre di un uomo muore e dopo che tutti i rituali per la sepoltura furono correttamente eseguiti, tornò a perseguitarlo. In questo caso dei ladri di tombe avevano violato la sua tomba e profanato il suo corpo e per questo aveva bisogno che suo figlio li catturasse e li punisse. Dopo che lui fece come aveva chiesto, non fu più vista.

Un fantasma particolarmente pericoloso era lo shui gui (fanstasma d'acqua) che era lo spirito di una persona affogata il cui corpo non era stato mai ritrovato o onorato con una degna sepoltura. Lo shui gui infestava le acque nelle quali era morto e attirava le persone per affogarle. Dopo che la loro vittima era morta lo shui gui poteva andarsene, ma lo spirito della vittima prendeva il suo posto e aspettava che la prossima persona potessere essere colta alla sprovvista. Talismani e amuleti erano indossati per proteggersi dallo shui gui quando si andava vicino all'acqua o per nuotare.

Lo jiangshi era un tipo di fantasma zombie (il nome significa "corpo rigido") il quale ruba il respiro da una persona. Benn scrive come "i cinesi credevano che il respiro, qi, fosse l'energia vita da cui dipendeva la vita" e che questi spiriti cercavano di rubarlo per sè stessi. (265). Lo jiangshi continuava a perseguitare una persona finchè il suo respiro non fosse stato preso, ma siccome questo spirito era già nella terra dei morti non poteva tornare in vita e siccome continuava a rubare il respiro della vita dagli altri non poteva andare oltre. Gli Jiangshi erano anche conosciuti come "spiriti saltellanti" perchè il loro corpi erano così rigidi che sembravano saltallassero invece che camminare. Erano fantasmi predatori i quali dovevano essere allontanati con incantesimi e formule magiche.

La credenza in questi particolari fantasmi, ma anche in altri, ebbe un impatto significativo sulla cultura cinese, visibile in diversi aspetti. La falsa facciata o "parete ombra" appena fuori dalle porte d'ingresso delle case cinesi ebbero origine per ingannare i fantasmi che in questo modo non riuscivano a trovare la vera porta di casa. Si pensava che i fantasmi e in particolare i jiangshi potessero viaggiare solo in linea retta ed è per questo che le strade in Cina sono sempre curve: in modo che i fantasmi non possano infestarle. Gli incidenti sulle strade in Cina vengono frequentemente attribuiti ai fantasmi. Gli automobilisti affermeranno che un fantasma è comparso davanti alla loro auto e hanno deviato per evitarlo.

Anche gli dei protettori conosciuti come menshen venivano invocati. I menshen erano dei del sonno tranquillo che erano dipinti in entrambi i lati della porta per proteggere dai demoni e fantasmi maligni. I cani erano deu grandi protettori contro tutti i tipi di fantasmi ma in particolare i jiangshi. I cani una volta uccisi venivano sepolti davanti alla casa cosìcche il loro spirito scacciasse via i fantasmi. Col tempo le persone hanno iniziato ad usare cani di paglia per questo scopo e ciò si è evoluto nell'uso di statue di cani. Anche nella Cina moderna si trovano statue di cani fuori dalla porta d'ingresso di una casa.

Chinese Door Gods
Dei della Porta Cinesi
Little Koshka (CC BY-NC-ND)

Gli esseri umani non erano le uniche creature ad avere un'anima che potesse tornare o chiedere giustizia dall'oltre tomba; lo potevano fare anche cani, gatti ed altri animali. In una famosa storia un uomo chiamato "Li Testa da Bara" era un bullo che uccideva gatti e cani. Un giorno due uomini si avvicinarono identificandosi come fantasmi e gli dissero che una causa era stata aperta contro di lui nell'aldilà dalle anime di 460 gatti e cani. "Li Testa di Bara" era statao dichiarato colpevole e portato via.

Un'altro tipo di fantasma era il nu gui, lo spirito di una donna che in vita era stata abusata e spesso uccisa. Infestava la casa o i luoghi in cui era stata uccisa cercando giustizia. La nu gui poteva comportarsi come una succube e attirare la parte hun dall'anima degli uomini uccidendoli. Le donne venivano solo spaventate, mentre gli uomini venivano sempre uccisi.

C'erano anche i kuei-shen (demoni della natura) che erano spiriti della terra. Questi non erano necessariamente lo stesso tipo di spirito dei Tudi Gong (spiriti della terra). Gli spiriti kuei-shen erano simili ai Tudi Gong perché non erano mai stati esseri umani ed erano immortali, ma non erano legati a un luogo specifico e di solito si pensava che fossero dispettosi o malvagi. Non venivano però considerati così cattivi come gli oni.

Gli oni erano spiriti malvagi che poteva possedere una persona, indurre una persona fuori strada, possedere una casa e portare ogni tipo di problema alle persone. Gli oni potevano essere stati esseri umani una volta o potevano essere spiriti eterni. Un esempio di oni è il tipo di spirito noto come ba jiao gui. Questo è lo spirito di una persona che in vita era dipendente dal gioco d'azzardo ed era morta (o si era suicidata) prima di pagare i debiti. La persona diventa quindi un ba jiao gui, uno spirito estremamente brutto, che perseguita gli altri.

Il tipo di fantasma più famoso in Cina è il fantasma affamato. Questo particolare fantasma comparve nel primo secolo e.c. quando si diffuse il Buddismo in Cina, il quale è credo originario dell'India. I fantasmi affamati erano spiriti di persone che volevano sempre di più rispetto a quello che avevano, non erano mai grati per quello che gli veniva dato e non riuscivano a trovare nell'aldilà una pace maggiore rispetto a quella che avrebbero potuto trovare in vita. Sono spesso raffigurati come persone con un'enorme stomaco, ma con bocche e colli piccolissimi che nessuna quantità di cibo riusciva mai a riempire. I fantasmi affamati potevano apparire come persone vive che chiedevano cibo e se qualcuno non gliene dava, allora maledicevano la persona e portavano disastri nella loro casa e alle persone a cui volevano bene. Il termine "fantasmi affamati" era sempre riferito a questo tipo di spiriti, ma si credeva che tutti gli spiriti nell'aldilà fossero affamati e per questi si svilupparono dei rituali per nutrirli e renderli felici.

Visioni dei Fantasmi & Pratiche

La realtà dei fantasmi come questi ha dato orgine a pratiche e rituali per proteggere le persone da questi. La miglior difesa contro questi fantasmi era di vivere una vita esemplare ed è la ragione per cui venivano (e sono) così spesso raccontate storie di fantasmi ai bambini: esprimono valori culturali e incoraggiano le persone ad essere gentili e cortesi con gli altri. Se una persona non voleva essere uccisa da una nu gui in futuro, non doveva abusare di donne che un giorno sarebbero potute diventarlo, nè si doveva permettere di essere abusati.

Se una persona voleva andare a nuotare, doveva fare attenzione alla propria sicurezza per non affogare e diventare un shui gui. Il giusto rispetto doveva essere dato agli anziani, ai superiori e agli antentati durante la vita in modo che non si sentissero ingiustamente offesi dopo la morte. Era fondamentale mantenere la parola data agli altri e osservare in maniera adeguate le pratiche funebri, anche se ciò richiedeva sforzi e costi considerevoli.

Altar, Hungry Ghosts Festival
Altare, Festival dei Fantasmi Affamati
Paperghost (CC BY-NC-ND)

Un rituale ancora osservato oggi in Cina è il Giorno della Pulizia delle Tombe durante il Festival di Qingming, che di solito cade intorno al 4 aprile. Anche se si sono trascurate le tombe dei propri genitori, parenti o amici per tutto l'anno, si andrà a curare quelle tombe e a rendere omaggio il Giorno della Pulizia delle Tombe. Viene ancora osservato anche il Festival dei Fantasmi. Questa celebrazione, conosciuta anche come il Festival dei Fantasmi Affamati, serve a placare le anime dei morti affinché non disturbino i vivi. Si svolge durante il Mese dei Fantasmi in Cina, il quindicesimo giorno del settimo mese (nel 2016 è caduto il 17 agosto), quando si pensa che il velo tra il mondo dei morti e quello dei vivi venga sollevato e i morti possano attraversarlo di nuovo.

Celebrazioni e Rituali Nel Mese Dei Fantasmi

Ci sono molti ritauli e taboo da tenere in mente durante il mese del fantasma e specialmente durante questa festività. Non ci si doveva sedere nelle prime file del teatro poiché erano i posti i fantasmi volevano e si sarebbero offesi in caso li avessero trovati occupati. Non si doveva lasciare le proprie scarpe o sandali con la punta rivolta verso il letto poiché il fantasma l'avrebbe considerato un invito. Non si doveva stare fuori fino a tarda notte poiché il fantasma avrebbe potuto seguirti fino a casa (questo era spesso raccontato dai genitori ai figli). Non si doveva nuotare poiché in questo periodo gli shui gui erano più forti ed più numerosi. Qualsiasi tipo di miglioria in casa o di costruzioni dovevano essere evitate poiché il rumore avrebbe disturbato i fantasmi, questo valeva anche per le scarpe con il tacco. Le donne che indossavano i tacchi correvano il rischio di essere possedute da fantasmi arrabbiati. I vestiti appena lavati non doveva essere stesi nel tardo pomeriggio poiché i fantasmi li avrebbero indossati e ciò avrebbe portato cattiva sorte a chiunque li avesse indossati subito dopo.

I tabù continuano e coprono quasi ogni tipo di circostanza che si possa immaginare, dal non urinare all'aperto (perché si potrebbe "colpire" qualcuno che non si può vedere) al non lasciare un ombrello aperto sulla veranda (perché un fantasma potrebbe decidere di riposarsi sotto di esso e poi prenderlo come residenza). Questi rituali hanno una storia molto lunga e sono stati osservati il più possibile anche durante il periodo in cui il Partito Comunista Cinese vietò la religione e le pratiche religiose, circa dal 1949 al 1979.

Le celebrazioni del festival del fantasma comprende altari pubblici e parate dove il cibo viene gettato in aria. Si pensava che i fantasmi fossero affamati e quindi gli si preparava il cibo in casa e nei luoghi pubblici. Altari di frutta fresca e torte sono allestiti nelle strade e nelle piazze. Nel passato e ancora oggi l'incenso veniva bruciato davanti alla casa in ricordo di un antenato e per dare un odore piacevole si fantasmi che camminavano di lì.

Burning Incense, Hungry Ghosts Festival
Incenso Ardente, Festival dei Fantasmi Affamati
benoxi (CC BY-NC-SA)

Molti negozi in paesi e addirittura città chiudevano durante il festival cosìcche i fantasmi non venissero disturbati dai negozianti. Alla fine della festa le persone accendono lanterne di loto messe su barchette di carta che vengono lasciate su ruscelli, laghi e fiumi. Le lanterne fanno sapere ai fantasmi che il loro tempo di visita tra i vivi è finito e che devono tornare nell'oltretomba. Si pensa che i fantasmi siano attratti dalle lanterne e le seguiranno fino a tornare nell'aldilà. Quando la lanterna si spegne, è un segno che il fantasma che la stava seguendo ha raggiunto l'altro mondo ed è in pace.

Info traduttore

Omayma Ghendi
Amante della storia con una prima laurea in Antropologia, Religioni e Civiltà Orientali e un Master in Storia e Studi Orientali.

Info autore

Emily Mark
Emily Mark ha studiato storia e filosofia presso l'Università di Tianjin, in Cina, e inglese presso la SUNY New Paltz, NY. Ha pubblicato saggi storici e poesie. I suoi resoconti di viaggio hanno fatto il loro debutto sulla rivista Timeless Travels. Si è laureata presso la SUNY Delhi nel 2018.

Cita questo lavoro

Stile APA

Mark, E. (2016, aprile 20). Fantasmi nell'Antica Cina [Ghosts in Ancient China]. (O. Ghendi, Traduttore). World History Encyclopedia. Estratto da https://www.worldhistory.org/trans/it/2-892/fantasmi-nellantica-cina/

Stile CHICAGO

Mark, Emily. "Fantasmi nell'Antica Cina." Tradotto da Omayma Ghendi. World History Encyclopedia. Modificato il aprile 20, 2016. https://www.worldhistory.org/trans/it/2-892/fantasmi-nellantica-cina/.

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Mark, Emily. "Fantasmi nell'Antica Cina." Tradotto da Omayma Ghendi. World History Encyclopedia. World History Encyclopedia, 20 apr 2016. Web. 30 nov 2024.