Il tempio Bulguksa

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Mark Cartwright
da , tradotto da Margherita Lindner
pubblicato il 24 ottobre 2016
Disponibile in altre lingue: Inglese
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Entrance Stairs, Bulguksa Temple (by elmoberg, CC BY)
Scale d'ingresso, tempio di Bulguksa
elmoberg (CC BY)

l tempio Bulguksa (alias Tempio Pulguk-sa o Tempio della terra del Buddha) venne costruito nell'VIII secolo EC sulle pendenze boschive del monte Toham presso Geumseong (odierna Gyeongju, Corea del Sud), l'antica capitale di Silla. Il tempio buddhista, dopo aver subito un incendio distruttivo, si erge oggi ristrutturato ma solamente per una frazione della sua grandezza originaria. Il tempio e l'adiacente grotta Seokguram con la sua immensa statua del Buddha seduto, è riconosciuto dall'UNESCO come sito del Patrimonio Mondiale.

Il tempio venne costruito su una fondamenta antecedente, collocata al tempo in cui il territorio era controllato dal Regno di Baekje (Paekje), 18 AEC - 660 EC. Il capo architetto del Bulguksa è considerato, secondo la tradizione, Kim Dae-seong (700-774 EC), Primo Ministro o chungsi del Regno di Silla Unificato, che dominò la Corea dal 668 al 935 EC. Il periodo vide spuntare un gran numero di architetture buddhiste in tutta la Corea, ma il Bulguksa è ampiamente considerato come uno dei migliori complessi dedicati alla religione ufficiale di stato della Corea.

La terra del Buddha

Il complesso, come suggerisce il nome, venne ideato per rappresentare la terra del Buddha, ossia il paradiso. Per questa ragione, ci sono tre zone principali: Birojeon (sala del Buddha Vairocana), Daeungjeon (sala della Grande Illuminazione e tempio principale), e Geungnakjeon (sala della Beatitudine Suprema). Le sale, costruite in legno e pietra con tetti di tegole, sono costruiti ciascuna su una terrazza di pietra rialzata.

Daeungjeon Hall, Bulguksa
Sala Daeungjeon, Bulgaria
rlNux (CC BY-SA)

Questa rappresentazione architettonica del paradiso, che cresce simmetricamente dal lago di loti, è accessibile simbolicamente attraverso due ponti in pietra e una larga scalinata, ricordando ai visitatori che stanno lasciando il regno terreno dietro a sé, per accedere al sacro regno di Buddha. Il portone d'ingresso, conosciuto come Portone della nebbia viola (Chaha-mun) è affiancato dalla scalinata 'ponte delle nuvole'. Il visitatore deve scalare una bassa rampa di scale conosciuta come il Ponte delle Nuvole Bianche (Paekun-gyo) e poi una rampa superiore dal nome di Ponte delle Nuvole Azzurre (Chongun-gyo). Oltre alle tre grandi sale, il complesso comprende padiglioni galleggianti e quartieri residenziali per i monaci, poiché esso fungeva anche da monastero. La superficie totale congiunta di tutte queste strutture si diceva coprisse 2000 kan (un kan era lo spazio entro quattro colonne). Il complesso del tempio era così grande e costruito con una tale precisione matematica e considerazioni geometriche che richiese quasi 40 anni per essere completato, cominciando dalla tradizionale data d'inizio del 751 EC e finito nel 790 EC.

Le pagode Dabotap & Seokgatap

Nonostante le costruzioni originali in legno del Bulguksa siano scomparse da tempo, il tempio ha ancora due pagode in pietra sopravvissute - la Dabotap (Tabo-tap o 'Pagoda dei Molti Tesori') e la Seokgatap (Sokka-tap o 'Pagoda che non getta ombra') - datate entrambe tradizionalmente al 751 EC. Le pagode in pietra sono uno dei contributi unici della Corea all'architettura buddhista, e si ergevano tradizionalmente in coppia nel cortile di fronte alla sala principale del tempio, come era il caso di queste due al Bulguksa, che stavano di fronte alla sala Daeungjeon.

Dabotap Pagoda, Gyeongju
Pagoda Dabotap, Gyeongju
rinux (CC BY-SA)

La pagoda Dabotap, che rappresenta il Buddha Dabo, è la più complessa delle due e sta al lato est. Ha una base quadrata con un padiglione a colonne accessibile attraverso una breve rampa di scalini su ciascuno dei quattro lati. Il padiglione può aver ospitato una volta un'immagine del Buddha e in cima ai gradini occidentali c'è un leone di pietra, un modello che era forse originalmente riprodotto anche sulle altre tre gradinate. Sopra ci sono livelli multipli ottagonali con colonne a forma di steli di bambù e poi in cima, strati circolari a forma di fiore. La Seokgatap, sul lato occidentale e rappresentante il Buddha Sakyamuni, è un caso più semplice ed ha una larga base quadrata e poi tre livelli quadrangolari sporgenti con in cima una sottile guglia. Scavi intorno alla pagoda Seokgatap nel 1966 EC hanno portato alla luce una sarira (reliquiario) contenente il più antico documento al mondo stampato con caratteri xilografici, una copia del sutra Dharani.

Storia recente & restauro

Molti degli edifici in legno del complesso del tempio vennero ahimè distrutti durante l'invasione giapponese conosciuta come guerra Imjin (1592-8 EC). Restauri vennero fatti attraverso i secoli, spesso basandosi su antiche descrizioni, tuttavia il complesso è molto più piccolo rispetto all'originale. Le due pagode e due dei ponti sono tutti rappresentati nella lista ufficiale dei tesori nazionali della Corea.

Seokgatap Pagoda, Gyeongju
Pagoda Seokgatap, Gyeongju
Amy Elise Keel (CC BY-SA)

La grotta Seokguram

Nelle vicinanze del Bulguksa, sulle pendici superiori sud-orientali del monte Toham, si trova la grotta Seokguram (Sokkuram). Questo tempio-cava buddhista venne costruito come grotta artificiale tra il 751 e il 774 EC, sempre da Kim Dae-seong. La camera interna circolare ha un soffitto a cupola e una statua in granito bianco del Buddha Sakyamuni, alta 3,45 metri. Le pareti della grotta sono decorate con 41 figure scolpite dentro a nicchie. La Seokguram è al 24esimo posto nella lista statale ufficiale dei tesori nazionali della Corea.

This content was made possible with generous support from the British Korean Society.

Info traduttore

Margherita Lindner
Sono una ceramista professionista italo tedesca, con uno studio triennale in lingua e cultura coreana. Ho vissuto tra l'Italia, la Germania, l'India e la Corea del Sud, e sono appassionata di storia dell'Arte asiatica e di Religioni.

Info autore

Mark Cartwright
Mark è ricercatore, storico e scrittore. Formatosi in filosofia politica, si interessa di arte, architettura e di storia globale delle idee. È direttore editoriale della World History Encyclopedia.

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Stile APA

Cartwright, M. (2016, ottobre 24). Il tempio Bulguksa [Bulguksa Temple]. (M. Lindner, Traduttore). World History Encyclopedia. Estratto da https://www.worldhistory.org/trans/it/1-15357/il-tempio-bulguksa/

Stile CHICAGO

Cartwright, Mark. "Il tempio Bulguksa." Tradotto da Margherita Lindner. World History Encyclopedia. Modificato il ottobre 24, 2016. https://www.worldhistory.org/trans/it/1-15357/il-tempio-bulguksa/.

Stile MLA

Cartwright, Mark. "Il tempio Bulguksa." Tradotto da Margherita Lindner. World History Encyclopedia. World History Encyclopedia, 24 ott 2016. Web. 14 nov 2024.